L’Avellino non gira, o gira a tratti. Dopo il ko di Picerno i tifosi biancoverdi che hanno riempito il Partenio-Lombardi ieri sera si aspettavano tutt’altro risultato contro un Giugliano sbarazzino, ma onestamente modesto rispetto alle potenzialità dei lupi. Avvio sprint con la traversa di Sounas, un paio di occasioni importanti ma altrettanti rischi, col Giugliano che ha trovato spazi un po’ ovunque, nei reparti scollegati dell’Avellino.
Lupi frenetici e disordinati, che come da un anno a questa parte avrebbero potuto subito ammazzare la gara ma di questi tempi il cinismo latita. C’è grande rabbia ed amarezza da parte del popolo irpino per l’1-1 con il Giugliano, che trova la rete del vantaggio con Ciuferri nel primo tempo e si vede agguantare nella ripresa da Sounas che è l’uomo più pericoloso dei lupi nell’area avversaria. Si dimena il greco, lotta per tutto l’arco della gara e suona la carica.
A centrocampo Palmiero fa il solito, conquista tanti palloni e dà il via alla manovra. Purtroppo la rete del Giugliano arriva ancora dal lato Frascatore, che scivola in maniera goffa. Uscirà nei minuti finali della partita, al suo posto il debutto di Enrici. Ed ora, dopo un’altra delusione nella quale si sono visti comunque sprazzi di buon Avellino ed un solo punto in due partite, le riflessioni della notte hanno portato alla decisione di concedere un’ultima chance a Pazienza contro il suo Cerignola domenica al Partenio-Lombardi.
Un’ultima spiaggia per ritrovarsi subito e non gettare al vento due mesi di lavoro sul 3-5-2 e non bissare quanto accaduto già nella passata stagione con Rastelli a salutare dopo sole due giornate. Ma una squadra come l’Avellino non potrà ritrovarsi dopo tre giornate con meno di 4 punti e allora a Pazienza il compito di sbrogliare la matassa facendo le scelte giuste e battendo il Cerignola, tra l’altro una delle squadre più in forma di questo periodo.