Ai bambini, ragazzi, adolescenti e giovani della nostra Diocesi va il mio pensiero
ed il mio augurio allo scoccare dell’inizio del nuovo Anno Scolastico. In forma sparsa,
nei giorni di questa settimana, i vari Istituti aprono i battenti agli alunni: non è un
negozio che si apre, ma un otium, un tempo bello e avvincente in cui vagare perdendosi
tra un verso e un teorema, tra un filosofo ed uno scienziato, tra un sogno e un bisogno,
tra vele e timoni, tra passioni e visioni. La Scuola è un viaggio per il mondo dove
ciascuno cerca il suo vero io e gli altri, un pellegrinaggio verso Itaca, la patria perduta
e sognata da raggiungere in una corsa ad ostacoli, o una caccia al tesoro, come Ulisse.
Siete pronti a partire con nello zaino la voglia di sapere e di gustare? E voi, maestri e
docenti, manifestate, a genitori e Dirigenti, la disponibilità ad accompagnare la crescita
delle future generazioni? So bene quanta competenza e pazienza siano richieste per
superare la scorza dell’abulia, quanta passione e creatività per conquistare l’attenzione
degli alunni, ma so anche, come scrive Recalcati, che “un’ora di lezione può cambiare
la vita”, orientarla, aprire con un “Effatà” il muro spesso di solitudine che tiene
prigionieri i nostri adolescenti come in un incantesimo malefico. So quanto il vostro
lavoro e la vostra professionalità non siano adeguatamente riconosciute ed apprezzate,
ma sento forte che il futuro dell’umanità passa attraverso le vostre mani ed il suono
della vostra voce autorevole. Dalla mia povera “Cattedra” penso alle vostre come
balconi da cui affacciarsi per cercare l’uomo, tutto l’uomo, ogni uomo e vedere ancora
oggi che “Piccole donne crescono”. Prima che dallo statuto dello scibile di cui siete
sacerdoti e sacerdotesse fatevi guidare dalla passione per l’uomo da cercare sempre e
comunque, con la lucerna della ragionevolezza, in questo sempre più confusionario
mercato che è il mondo dove siamo chiamati a vivere e ad agire.
A tutti chiedo attenzione alla Scuola perché il grado di civiltà di una nazione e di un
continente dipende dalla sua qualità e dall’attenzione che si pone verso le nuove
generazioni. Buon Anno a tutti, alunni e docenti, buon cammino, buon pellegrinaggio!
Nelle arnie che si aprono in questi giorni sul nostro territorio dipende la produzione del
miele per gli uomini e le donne di domani.
Vi accompagno e vi benedico.
il vostro Vescovo