(Riceviamo e pibblichiamo)
Mentre in altre Regioni (vedi il Veneto) sono state stanziate risorse economiche dal proprio bilancio per incrementare il salario accessorio degli infermieri, in Campania si sta assistendo all’esatto opposto. Gli infermieri campani, di fatti, continuano ad essere saccheggiati dall’attuale Giunta Regionale.
Il Governo, attraverso la Legge n. 213/2023 (c.d. Legge di Bilancio 2024), ha stanziato alla Campania per il triennio 2024/2026 l’importo di 7.400.000 € per finanziare le prestazioni aggiuntive a infermieri e tecnici di radiologia (tariffa oraria fino a 60 € onnicomprensivi degli oneri riflessi) con lo scopo di far fronte alle carenze d’organico e per l’abbattimento delle liste di attesa.
Ad oggi l’Ente di Palazzo Santa Lucia non ha ripartito i predetti fondi alle varie Aziende del Sistema Sanitario Regionale.
Il paradosso è che le varie Strutture Sanitarie pubbliche regionali, tra cui l’AORN Moscati e l’ASL di Avellino, a causa della carenza di Dirigenti Medici e infermieri, dovranno fare i conti con l’inevitabile incremento delle liste di attesa per esami specialistici e strumentali. Malgrado ciò la Regione Campania tiene tutt’ora “bloccati” i fondi finalizzati a contrastare queste criticità.
In data 08.08.2024 la Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR, dopo confronto con le Organizzazioni Sindacali Regionali, ha incrementato la tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive relative al personale del comparto sanitario elevandola a 50 €. In sintesi si è incrementato la tariffa oraria di queste prestazioni senza erogare alle Aziende i fondi necessari per finanziarle.
Il NurSind Campania ha sollecitato la Regione a ripartire urgentemente questi fondi alle Aziende del SSR. In assenza di ciò si procederà all’ennesimo esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Segretario Territoriale NurSind Romina Iannuzzi
Segretario Aziendale NurSind Michele Rosapane