In una lettera indirizzata alla Direzione strategica dell’ASL di Avellino, guidata da Mario Nicola Vittorio Ferrante, il paziente esprime il proprio apprezzamento nei confronti della struttura, ricordando la figura del dott. Antonio Corbo, già direttore del reparto e prematuramente scomparso: “Il reparto di Neurologia dell’Ospedale di Ariano Irpino evidenzia, a mio avviso, un funzionamento pressoché perfetto che rivela chiaramente l’inconfondibile impronta ad esso impressa dalla mente lucida e illuminata e dall’opera costante e proficua del compianto Direttore, Dott. Antonio Corbo, che, prematuramente scomparso, ha lasciato una lunga scia di grati e incancellabili ricordi”.
Inoltre, il paziente si rivolge al medico che lo ha preso in cura: “Lei, Dott. Guglielmo Capaldo, a mio avviso, fonde, in un felice connubio, le approfondite conoscenze di una solida preparazione scientifica con le spiccate doti di viva partecipazione umana all’infermità e alla sofferenza. – scrive – Appartiene a quella categoria di medici, purtroppo non molto nutrita, che rispolverano e rinverdiscono la gloriosa tradizione della Sanità italiana, il periodo in cui il medico si sedeva accanto al letto dell’ammalato e conversava con lui; ed era più amico che indagatore, più consulente che prescrittore di farmaci, più confidente e consigliere che distaccato compilatore di ricette”.
“Nel congratularmi con Lei per le modalità del Suo operato, Le auguro di seguire, in tutto l’arco della Sua carriera, questo percorso lineare e coerente, senza intoppi o fuorvianti deviazioni – conclude – di essere, cioè, ligio sempre alle coordinate etiche che regolano, qualificano, illuminano e definiscono lo stile impeccabile del Suo comportamento professionale e umano.”