Le unità speciali del Gom? Una presenza “decorativa”; il trasferimento di cinquanta detenuti? Un premio ai violenti che sono tornati nelle loro regioni di origine mentre nel carcere continuano a brillare coltelli e squillare telefonini. Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, va decisamente controcorrente e mette sotto accusa il cosiddetto manuale operativo del Dipartimento della Polizia penitenziaria che metterebbe di fatto in una condizione di pericolosa minorità gli agenti in servizio nel carcere di Avellino. In conclusione, Beneduci sottolinea che le ultime misure hanno soltanto perfezionato l’arte di trasformare le vittime in colpevoli.