L’Avellino continua la sua marcia trionfale, con Raffaele Biancolino in prima linea a guidare il gruppo. Vittoria per 3-0 contro la Juventus Under 23 a Biella, davanti a 1200 tifosi biancoverdi che hanno invaso la cittadina piemontese. Un’invasione che ha regalanto un’immagine meravigliosa di appartenenza e campanilismo, in contrasto con la supremazia economica dei grandi club.
Una vittoria sofferta per i biancoverdi, in una gara in cui la Juventus ha certamente giocato bene, chiudendo gli spazi alla squadra irpina, ma senza riuscire a creare seri pericoli alla porta difesa da Iannarilli, limitandosi a conclusioni dalla distanza. L’Avellino ottiene la quarta vittoria consecutiva e quinto risultato utile di fila, che impone il proprio gioco sui giovani bianconeri. La formazione B è in evidente difficoltà nel girone meridionale rispetto agli anni precedenti nei gironi A e B, occupando l’ultimo posto in classifica.
L’Avellino mostra i muscoli fin dall’inizio. Nel primo tempo i biancoverdi sfiorano il gol, prima con De Cristofaro, che di testa impegna Daffara, e poi trovano la rete del vantaggio con Rigione. Il difensore, tornato titolare sotto la guida di Biancolino, sblocca la partita con un colpo di testa. Un gol importante anche dal punto di vista statistico, dato che finora i biancoverdi non avevano mai sfruttato appieno i calci piazzati.
Nel secondo tempo, la Juventus alza il baricentro, ma l’Avellino riesce a contenere gli avversari abbassandosi un po’. La formazione bianconera ci prova, ma i biancoverdi si dimostrano solidi in difesa, concedendo pochissime occasioni. La partita cambia ritmo con l’espulsione di Comenecia, che apre spazi decisivi: l’Avellino trova prima il gol del raddoppio con Vano, ancora una volta su calcio piazzato, e poi il terzo gol al 92° con Mutanda. Un gol fondamentale per il giovane giocatore della formazione U19, che segna la sua prima rete tra i professionisti.
Un premio importante per il centrocampista arrivato l’anno scorso in Irpinia grazie all’intuizione di Mario Aiello, che riuscì a intercettarlo al Napoli mentre era in procinto di rescindere il contratto e tornare in Germania, dove aveva militato nelle giovanili dello Schalke. Probabilmente avrebbe lasciato il calcio per proseguire gli studi, ma a volte la vita riserva sorprese. L’arrivo ad Avellino, dove Noah si trova benissimo, gli ha dato nuova energia e grinta per affrontare il futuro.