La segreteria “unitaria” di Pizza va archiviata. È il messaggio recapitato dai rappresentanti dell’area Schlein, insieme al presidente della Provincia Buonopane, al consigliere regionale Petracca: “Festa e Petitto hanno ancora peso”. L’eurodeputato Ruotolo conferma la linea: no al terzo mandato per De Luca.
No al terzo mandato per Vincenzo De Luca, sì al congresso provinciale del Pd per superare la gestione Nello Pizza. Questo, in buona sintesi, il messaggio lanciato questo pomeriggio dalla sala blu del carcere borbonico di Avellino dove si è svolta l’iniziativa promossa dal circolo “Aldo Moro” dal titolo emblematico: “Un nuovo Pd per l’Irpinia e per l’Europa, contro l’Autonomia differenziata”.
Presenti molti riferimenti democratici ma a colpire erano soprattutto le assenze, visto che in sala non si è fatto vedere nessuno dei riferimenti del gruppo dirigente provinciale a partire dal segretario Nello Pizza e dal consigliere regionale Maurizio Petracca. Assenze che hanno trovato senso nelle parole pronunziate dai protagonisti, a partire dall’eurodeputato Sandro Ruotolo, che dopo aver sottolineato la necessità di proseguire nella battaglia contro la riforma Calderoli con un «Autunno militante», ha ribadito il veto del Nazareno sul terzo mandato per il governatore De Luca: «Per me non esiste nessuna questione, nel senso che la segretaria si è espressa chiaramente. Personalmente penso che sia necessario porre un limite, perché c’è il tema del ricambio della classe dirigente, che deve riguardare tutti i livelli. La politica deve rinnovarsi, il che significa passione, valori, impegno e attenzione verso la gente. Il terzo mandato per noi non è contemplato, e agiremo di conseguenza. Non credo ci siano tentennamenti da parte nostra; se De Luca desidera ripresentarsi sono problemi suoi».
Venendo al congresso regionale Ruotolo ha invece voluto rassicurare: «Certamente si farà, ma quando si saranno risolti i problemi che hanno portato al commissariamento. Dobbiamo ripristinare una situazione di ripresa del Partito Democratico in tutte le federazioni. Penso che il congresso si svolgerà l’anno prossimo».
Sulla stessa linea il padrone di casa, il capo delle opposizioni in assise comunale Antonio Gengaro: «Ci sono state tante iniziative anche in Irpinia contro l’autonomia differenziata, noi abbiamo raccolto le firme con tutti gli altri e oggi siamo qui con Sandro Ruotolo, con il quale condividiamo da sempre una comune visione della politica e delle istituzioni. Siamo qui per tenere alta l’attenzione, perché il referendum va sostenuto e nulla può essere dato per scontato».
Di qui la richiesta di rinnovamento del Pd irpino: «Qui ad Avellino l’area Schlein è risultata maggioritaria ma non ha alcun peso, mentre nelle assemblee pesano ancora riferimenti di Festa o di Petitto. I partiti si evolvono e vivono di dibattito, dopo di che la nostra priorità è rafforzare la prospettiva del campo largo».
Venendo al terzo mandato, Gengaro ha sostanzialmente ribadito fedeltà alla linea del Nazareno «La nostra linea è quella dell’area Schlein, non è una questione personale. De Luca dovrà essere protagonista, riconosciamo al governatore un ruolo centrale ma dal nostro punto di vista occorre porre un limite al numero dei mandati, non solo per lui ma per chiunque. Ne discuteremo a tempo debito» .
Tra i protagonisti anche il Presidente della Provincia Rino Buonopane secondo cui «non basta chiedere la firma per il referendum ma occorre spiegare ai cittadini i pericoli di una riforma che condannerebbe il Mezzogiorno e spaccherebbe il Paese. Mi piace sottolineare che questa battaglia rappresenta anche una opportunità per la costruzione dell’alternativa a questa destra».
Venendo alle questioni locali, il Presidente della Provincia ha dato per scontata l’immediata celebrazione del congresso regionale e ha rilanciato su quello provinciale senza rinunciare ad attaccare frontalmente via Tagliamento: «Conoscete la mia opinione perché la esprimo da oltre un anno, credo che un congresso sia assolutamente necessario perché questa è una segreteria chiusa in se stessa, più un comitato elettorale che altro».