Prima uscita pubblica da uomo libero per l’ex sindaco presso la sede di Solofra Libera. Nessun riferimento a Nargi e alle frizioni in maggioranza, ma un concentrato di quella che sarebbe stata la sua campagna elettorale. Un concentrato ricco di messaggi e di avvertimenti alla sindaca e ai suoi vecchi alleati. In primo luogo a Livio Petitto
Gianluca Festa è arrivato a Solofra, presso la sede dell’associazione Solofra Libera, con il consueto sorriso. Si è sottratto gentilmente alle domande dei tanti giornalisti presenti, non ha mai nominato la sindaca Nargi, non ha mai fatto esplicito riferimento alle fratture interne alla maggioranza, ma ha lanciato segnali chiari, chiarissimi. Volendo sintetizzare potremmo dire che nella sua prima uscita pubblica da uomo libero Festa ha offerto un concentrato di quella che sarebbe stata la sua campagna elettorale. Un concentrato di iperboli impossibile da sintetizzare. Ha descritto una città rinata, capace di essere di nuovo capoluogo, ha rivendicato i risultati ottenuti, dai rifiuti alle opere pubbliche, si è spinto a sostenere che grazie alla sua amministrazione il commercio cittadino è rinato, gli avellinesi hanno smesso di andare altrove a cercare lavoro o divertimento, ha rivendicato il merito di aver investito su eventi che hanno proiettato Avellino sul palcoscenico nazionale. Il solito Festa, insomma. Ma è tra le righe che vanno ricercati i messaggi più significativi lanciati dall’ex sindaco.