Domenica dalle 8 alle 20 amministratori chiamati al voto per il Consiglio: in campo 4 liste con 45 candidati per 12 seggi. I risultati di lunedì, di un’elezione per pochi, daranno responsi per molti
Sindaci e consiglieri d’Irpinia – in tutto 1.410 con l’esclusione del comune di Moschiano commissariato – potranno votare domenica 17 dicembre dalle 8.00 alle 20.00. Quattro le liste in campo: tre civiche e solo una con simbolo, quella del Pd; sono 45 i candidati totali tra i quali eleggere i 12 prossimi consiglieri provinciali.
Resta in sella a prescindere perché la durata in carica è quadriennale e legata al ruolo di sindaco di Montella, il presidente, Rino Buonopane. Rispetto all’ultima elezione di due anni fa lo scenario è radicalmente cambiato. Ci sono meno candidati e aspettative anche in vista di una riforma del Governo, attesa, che dovrebbe restituire, forse già a partire dal prossimo anno, parola e voto ai cittadini.
L’elezione di secondo livello ha regole proprie. I comuni vengono suddivisi in fasce, cinque, con peso diversificato a seconda del numero di abitanti. Vale quasi 400 punti il voto dei consiglieri di Avellino (397) e soltanto 34 punti il medesimo voto di amministratori di piccole realtà fino a 3 mila abitanti che , in termini assoluti, rappresentano la maggioranza, 886 elettori.
Nel capoluogo, ricapitolando, 33 consiglieri valgono all’incirca 13 mila preferenze. Il peso dei rappresentanti dei piccoli comuni è di 30 mila preferenze. La scorsa volta bastarono all’incirca 3.300 voti ponderati come soglia minima di elezione, era il 2021, ne serviranno molti di più stavolta essendo le liste passate da cinque a quattro con inevitabile innalzamento della soglia.
Sul piano politico sarà interessante capire la tenuta della lista di via Tagliamento, rispetto a due anni fa, dopo i contrasti Buonopane-Petracca. La lista civica Davvero con l’aggiunta di “moderati”, ispirata da Gianluca Festa, punta a migliorare la performance dei due eletti 2021. Nella lista Proposta Civica, dei riferimenti del consigliere regionale di Italia Viva Enzo Alaia, nove i candidati, rispetto ai dodici delle altre, con diverse new entry alla prima prova del campo. Variegata è la lista civica “Per l’Irpinia”: da quelli della Lega a riferimenti di altri partiti del centrodestra in ordine sparo, passando per Azione, a candidati indicati, pare, direttamente dal presidente Buonopane.
A prescindere da minoranze e maggioranza che intorno alla figura del presidente potranno formarsi, sarà il primo inquilino di Palazzo Caracciolo ad avere pieni poteri, compresi la nomina del vice e l’attribuzione di deleghe.
Da lunedì mattina, terminati gli scrutini, potranno essere tracciati bilanci più consistenti. L’elezione in sordina è destinata comuqnue a fare rumore e avere ripercussioni, probabilmente anche nelle scelte per le prossime amministrative.
Un primo bilancio, intanto, c’è già. Le campagne elettorali di secondo livello non brillano per contenuti o confronti. L’obbrobrio istituzionale irrisolto, di un ente riformato a metà, ha “tagliato” fuori i cittadini. Così la cosa pubblica diventata cosa per pochi e alimenta le distanze dalla politica.