Ci sono anche due candidati al consiglio comunale di Avellino segnalati alla Commissione parlamentare dalla Direzione nazionale antimafia. Sarebbero in conflitto con il codice antimafia di autoregolamentazione. Si tratta di Sergio Acone, candidato nella lista di Unità Popolare che sostiene il candidato sindaco Aldo D’Andrea. Acone, secondo gli atti trasmessi alla Commissione, è stato condannato nel 1985 a tre anni e 9 mesi di reclusione per il reato di estorsione. Più recentemente, il 30 aprile di quest’anno, in primo grado è stato condannato a due anni di reclusione dal tribunale di Avellino per bancarotta fraudolenta. L’altro candidato censurato è Floriano Domenicantonio che è nella lista Patto Civico che sostiene la candidatura a sindaco di Rino Genovese. Floriano è stato rinviato a giudizio il 10 settembre del 2019 dal Gip di Vallo della Lucania per riciclaggio. Il processo di primo grado è ancora incorso. La prossima udienza è fissata il venti giugno prossimo. Complessivamente sono 32 i candidati segnalati nei 3.700 comuni italiani chiamati al voto dell’8 e 9 giugno prossimi.