E’ la vigilia di Avellino-Catania, gara che si giocherà domani valevole per la 30esima giornata di campionato del girone C. Una sfida sentita, con una rivalità tra tifoserie che ha radici profonde. Non ci saranno però i sostenitori etnei per il divieto di trasferta, procede invece la prevendita in casa Avellino. I lupi dovranno valorizzare il pareggio esterno con il Cerignola conquistandone tre a domicilio, dopo aver sfatato il tabù Partenio con la Casertana.
Il secondo posto, ora a 4 lunghezze, è ancora un obiettivo alla portata ed è proprio questo l’obiettivo che l’Avellino ha messo ora nel mirino. Troppo distante il primato, a -11 dopo il successo della Juve Stabia sulla Casertana. Per quanto riguarda la formazione, Pazienza recupera Armellino e De Cristofaro che rientrano dalla squalifica, perdendo però Cancellotti fermato dal giudice sportivo. Nel 433 sarà Ricciardi con ogni probabilità ad agire nel ruolo di terzino destro con Rigione e Frascatore centrali, Liotti a sinistra, Tito pronto per la staffetta. In mediana Armellino si riprenderà una maglia da titolare, con lui l’ex Rocca e quasi certamente Palmiero in cabina di regia, in ballottaggio con Pezzella.
Llano ha fatto bene, ma non dovrebbe riprendersi una maglia dal primo minuto. Il tridente invece dovrebbe essere riconfermato con D’Ausilio, Sgarbi e Gori, con Marconi pronto a subentrare. Ancora ai box Patierno per un’elongazione muscolare e Varela. Più remota l’ipotesi di un ritorno alla difesa a tre con i due moduli già visti 343 e 352. Pazienza vorrebbe dare maggiore continuità da qui alla fine ad un modulo che dal secondo tempo di Potenza ha cominciato a trovare spazio nelle idee del tecnico.
Di fronte un Catania in grande difficoltà ma galvanizzato dalla finale di coppa conquistata. Vincere darebbe respiro ai lupi reduci comunque da quattro risultati utili consecutivi, seppur con tre pareggi brucianti in trasferta.