“Questa mattina, nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi, ho incontrato decine di giovani detenuti, molti provenienti da Istituti penali per minorenni. La loro giovane età mi ha fatto pensare a qualche progetto specifico per loro!
Mi auguro che per questi giovani detenuti possa essere messo in atto qualche sezione speciale trattamentale all’avanguardia!
Progetti di inclusione sociale vanno rafforzati qui a Sant’Angelo dei Lombardi dove, su 193 detenuti, c’è da mesi un solo educatore!
Un vero disastro, perché senza educatori, senza figure sociali, assistenti sociali, pedagogisti, criminologi diventa complicato inserirli in progetti di responsabilità personale e collettiva e in progetti di reinserimento sociale”.
Così, Samuele Ciambriello, il Garante Campano dei detenuti all’uscita dal carcere di Sant’Angelo dei lombardi dove attualmente ci sono 193 detenuti di cui 26 sono impegnati lavorativamente come tipografi, 24 in sartoria, 6 in carrozzeria, lavaggio e 8 nel tenimento agricolo e area verde. Il Garante è stato accolto nel carcere dalla Direttrice Marianna Adanti e dalla Comandante Mariarosaria Iannaccone.
Il Garante Ciambriello all’uscita stigmatizza: “L’assenza di detenuti con sofferenza psichica nel reparto dell’articolazione psichiatrica, le 10 celle sono vuote!
Nella nostra regione ci sono tanti detenuti con sofferenza psichica tanto che hanno bisogno dell’articolazione psichiatrica come elemento di cura e di riabilitazione.
Penso ai tanti detenuti con problemi psichici che si trovano a Poggioreale, ad Avellino, ad Ariano.
Ho chiesto ai responsabili dei vari livelli dell’ASL di Avellino del perché di questo inutilizzo. Mi dicono che hanno già difficoltà a reperire 4 psichiatri per il territorio, hanno difficoltà di figure socio-sanitarie da inviare. Tuttavia, si impegnano a mettere su al più presto un’articolazione almeno per 10/12 posti non necessariamente a Sant’Angelo dei Lombardi che è una sede disagiata per il personale.
Mi auguro che sia l’Asl che le istituzioni ai vari livelli per questa emergenza, tra il dire il fare non ci mettono il mare, ma il coraggio, il coraggio di fare al più presto”.