A Salerno testata in volto per un agente. A Nisida scovati cellulari. Il 3 ottobre la protesta in piazza del sindacato autonomo di polizia penitenziaria a Napoli.
Un detenuto ha perso un occhio nel tentativo di difendere un agente penitenziario dall’aggressione di un altro recluso, armato di coltello. È successo ieri nel carcere di Avelllino, come rende noto il segretario regionale del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Tiziana Guacci.
L’episodio si è verificato nell’infermeria del penitenziario:
“Un detenuto, maghrebino, armato di un coltello di circa 30 centimetri, ha tentato di aggredire un agente di polizia penitenziaria, preposto all’infermeria. Un altro detenuto, di origini italiane e ristretto nell’infermeria, si è intromesso per difendere il collega e gli è stato cavato un occhio. Sul posto è tempestivamente intervenuto un altro poliziotto che ha cercato di disarmare il feritore togliendogli il coltello.
Subito dopo, lo stesso poliziotto ha salvato il maghrebino da circa 50 detenuti che erano accorsi per aggredirlo”.
“L’estate rovente delle carceri campane, che il Sappe aveva preannunciato a inizio stagione, continua a incendiare le strutture detentive, per adulti e minori, della regione”, dice il segretario generale del sindacato, Donato Capece, annunciando per martedì 3 ottobre una manifestazione di protesta a Napoli, davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, che “assiste passivamente all’implosione del sistema carcerario regionale, a tutto discapito dell’ordine e della sicurezza interna”.
Violenze incontrollate anche nel Casa circondariale di Salerno. Un agente è stato preso a testate mentre era in corso il trasferimento di un detenuto per una visita psichiatrica. Altri due colleghi sono rimasti feriti in maniera più lieve nella stessa circostanza.
“Oltre a tutta questa violenza, prosegue incessante l’attività di contrasto degli uomini della Polizia Penitenziaria all’introduzione, all’uso ed al possesso di telefoni cellulari in carcere – fanno sapere dal Sappe – con una operazione condotta all’interno dell’Istituto penale per minorenni di Nisida, dove sono stati rinvenuti e sequestrati quattro apparecchi cellulari. Siamo passati da “Mare fuori” a “telefoni dentro”, è il commento amaro Federico Costigliola.
Martedì 3 ottobre 2023 davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Napoli, in via Nuova Poggioreale, dalle 9.30 il sit in di protesta.