Diciassette mesi fa il Presidente De Luca firmava il decreto affidando all’avvocato Pettrone il compito di ridefinire gli equilibri di rappresentanza del nuovo Consiglio per procedere all’elezione dei nuovi organi di governo. Nulla s’è mosso nell’indifferenza totale dei territori e dei rappresentati istituzionali
La Camera di Commercio Irpinia Sannio è commissariata dal 30 marzo 2023, dunque da diciassette mesi. La decisione fu assunta dal Presidente De Luca in ragione dello stallo determinatosi a causa delle spaccature interne alla maggioranza che elesse ai vertici del nuovo ente camerale l’ex Presidente di Confindustria Avellino Pino Bruno, dopo una travagliata fase di transizione segnata da sanguinose lacerazioni. La scelta di De Luca cadde sull’avvocato civilista Girolamo Pettrone, già commissario straordinario della Camera di Commercio di Napoli dal 2016 al 2018, la cui mission sarebbe dovuta essere quella di definire gli equilibri del nuovo Consiglio dell’ente camerale e all’elezione dei nuovi organi di governo. A distanza di diciassette mesi nulla s’è mosso, nel silenzio più assoluto dei riferimenti istituzionali del territorio, in primo luogo dei consiglieri regionali di maggioranza di entrambe le province. Timide, d’altro canto, anche le rimostranze delle associazioni di categoria coinvolte al netto di poche, pochissime eccezioni. Diciassette mesi, un anno e mezzo di immobilismo nella sostanziale indifferenza dei territori. Un’indifferenza che tuttavia non può rappresentare un alibi per Palazzo Santa Lucia il cui dovere è quello di porre fine al lungo commissariamento, di liberare l’ente camerale delle aree interne. Attendiamo fiduciosi.