La sconfitta in Coppa Italia di Lega Pro contro la Lucchese non ha lasciato particolari strascichi nel mondo Avellino. Il club così come mister Pazienza e i calciatori sanno benissimo che la missione biancoverde è quella di arriva più in alto rispetto alla posizione che avrebbe garantito la vittoria della coppa.
Ma si tratta pur sempre di un trofeo e andare avanti non sarebbe certamente stato un peccato. Ora i lupi hanno modo e tempo di concentrarsi esclusivamente sul campionato e sulle difficili restanti due gare che chiuderanno il girone di andata. Ci si avvicina al giro di boa e di conseguenza anche al calciomercato di riparazione con Pazienza che parlerà con Perinetti e D’Agostino per le migliorie da apportare.
Da non dimenticare che l’Avellino è stato costruito per un altro allenatore e per un modulo completamente diverso. Cambiare qualcosina quindi si può. Ma il mercato che si aprirà tra due settimane circa non dovrà affatto distrarre l’Avellino dai due prossimi impegni.
A cominciare da quello di domenica alle 18.30 contro il Taranto dell’ex amato/odiato Eziolino Capuano e di Mamadou Kanoutè, che con la sua partenza sprint ha conquistato i cuori dei tifosi tarantini. Non ci sono particolari problemi per Pazienza eccezion fatta dei soliti noti.
Varela out per infortunio, Sgarbi è squalificato. Russo affaticato. Imbarazzo della scelta soprattutto a centrocampo dove Dall’Oglio ha giocato un’ottima partita in coppa per qualità e quantità. Armellino e Palmiero viaggiano però verso una maglia da titolare col ballottaggio aperto per l’ultimo posto a disposizione.
D’Angelo sembra favorito per caratteristiche dopo la buona prova di Benevento, in attacco invece Patierno affiancherà nuovamente Gori. Non decolla la prevendita. Il successo del Vigorito non sembra aver risvegliato gli animi dei tifosi irpini che già contro la Turris non avevano fatto registrare il sold out.
Eppure il match di domenica ha tutti i contorni di una sfida di cartello, per classifica, stimoli, ex ed importanza.