Al Partenio Lombardi si lavora senza sosta in vista della delicata trasferta a Potenza, una gara che dovrà segnare il riscatto dopo la bruciante sconfitta subita contro il Taranto. L’amarezza è palpabile, visibile nei volti dei giocatori, consapevoli degli errori commessi e di quanto quel risultato negativo pesi sul cammino in classifica. Ed è proprio qui che si annida l’insidia di questo Avellino: il rischio di soffermarsi troppo a riflettere sulle proprie potenzialità appena acquisite, come accadde la scorsa stagione all’arrivo di mister Pazienza. L’allora tecnico di San Severo riuscì a inanellare una serie di sette risultati utili consecutivi, facendo sognare i tifosi biancoverdi di un campionato da protagonisti. Tuttavia, quella cavalcata fu bruscamente arrestata dalle sconfitte contro Giugliano e Picerno, battute d’arresto che frenarono la corsa dell’Avellino verso il primo posto e che culminarono nel successivo naufragio contro la Juve Stabia (2-2).
Oggi, l’Avellino deve attingere alla lezione di quegli errori, riconoscendo ciò che è necessario evitare per non ripetere un simile tracollo. Raggiungere la vetta rimane l’obiettivo, ma ora più che mai è essenziale che i giocatori si guardino negli occhi e comprendano che non serve rincorrere con ansia gli avversari; occorre, invece, maturare una profonda consapevolezza delle proprie capacità e, al contempo, coltivare una concentrazione assoluta in ogni singolo match. Il Taranto ha evidenziato le ricorrenti fragilità mentali della squadra: un cedimento psicologico, forse più precisamente definibile come un errore di superbia, nato dalla convinzione di poter dominare un avversario ritenuto “senza nocchiere”. Questa sottovalutazione, però, non deve ripetersi, se l’Avellino vuole veramente lottare per i risultati che la piazza si aspetta, ossia contendere la promozione diretta.
Per questo motivo, mister Biancolino, ben consapevole della necessità di forgiare la mentalità del gruppo, ha immediatamente rimarcato in mixed zone l’importanza di un lavoro di squadra su questa dimensione. L’Avellino deve incarnare grinta, furore agonistico e fame di vittoria, affrontando ogni gara, contro la capolista così come contro l’ultima in classifica, con la stessa determinazione e cattiveria agonistica, senza mai permettersi di abbassare la guardia.
In vista della sfida contro il Potenza, Biancolino spera di recuperare alcuni elementi chiave e di apportare le necessarie correzioni, sia tattiche sia psicologiche. Frascatore non sarà della partita, con l’obiettivo di un rientro contro il Benevento. Situazione diversa, invece, per D’Ausilio e Armellino, il cui recupero è in forse; intanto, Tribuzzi continua a lavorare incessantemente per rientrare in campo nella miglior condizione fisica possibile.