L’Avellino esce sconfitto anche dal “gelido” stadio Curcio di Picerno .
Gli uomini di mister Pazienza brutti e stanchi, non impensieriscono quasi mai la retroguardia lucana. È proprio l’ex Murano a spezzare le ali agli irpini. Gol da bomber di razza che però, nell’esultanza, perde di stile e livello: mani alzate verso i tifosi dell’Avellino e gesto delle mani sulle orecchie . È il suo momento di gloria.
L’Avellino non reagisce . Il primo tempo trascorre con le squadre che non si rendono quasi mai pericolose. Nel secondo tempo, Pazienza inserisce Rigione in difesa, sposta Armellino a centrocampo e butta dentro Gori e Patierno . Nulla! È il Picerno di Mister Longo dopo veloci e brillanti giocate a chiudere il match con Santarcangelo. È il quattordicesimo della ripresa . Nonostante i sette minuti di recupero, i lupi sono spenti e abulici . Il match si chiude con i tifosi irpini che incitano la squadra a non mollare . Pazienza pochi minuti dopo, in conferenza stampa, chiede scusa alla piazza per la prova incolore del collettivo .