Un’altra beffa si aggiunge all’amara collezione dell’Avellino che a Potenza esce con un solo punto in tasca per un gol subito nei minuti finali. Un calcio di punizione di Saporiti non trattenuto da Ghidotti fa calare il gelo nel settore ospiti in una serata già troppo fredda di suo.
Eppure l’Avellino nel secondo tempo era riuscito a ribaltare la gara dopo lo svantaggio iniziale, al terzo minuto, per la rete realizzata da Candellori. Un primo tempo non giocato benissimo, ma comunque fatto di un paio di ghiotte occasioni con Ricciardi non concretizzate. Cinico il Potenza di Marchionni che con le ripartenze di Volpe mette in difficoltà la retroguardia biancoverde.
Prese le misure nel finale della prima frazione di gara situazione abbastanza sotto controllo fino all’intervallo quando Pazienza, contestato dai 400 sostenitori biancoverdi così come la squadra, decide di passare al 433 con l’inserimento di D’Ausilio e De Cristofaro.
L’ex Cerignola ha un buon impatto sulla partita, l’Avellino cambia spirito e atteggiamento e dimostra sin da subito di credere alla vittoria. Una palla tesa nel mezzo di Ricciardi è valorizzata proprio dal 7 biancoverde che trova facile facile il suo primo gol con la nuova maglia al 58esimo.
C’è tempo per ribaltarla, comincia il monologo dei lupi che schiacciano un Potenza incapace di ripartire e fare male. Difesa alta, così come tutto il baricentro degli irpini. Diverse situazioni pericolose fino alla rete del 2-1 di Rigione. Sgarbi scappa via sulla destra, altra palla nel mezzo, Rigione è il più lesto a gonfiare la rete. Sembra in discesa la gara dell’Avellino che però nei minuti finali sembra essere troppo sicuro dei tre punti.
Qualche fallo di troppo commesso in maniera ingenua, come quello di Pezzella a tempo scaduto. La punizione da posizione defilata di Saporiti schizza via sul primo palo, Ghidotti ci mette il suo, palla in rete. Sembra un deja vu del match con la Juve Stabia. Finisce 2-2 tra i cori della Curva Sud.
E la classifica rischia di complicarsi ulteriormente nonostante il pareggio delle Vespe col Brindisi. Il Taranto agguanta i lupi, il Picerno può allungare a +6 e il Benevento può superare i biancoverdi.