Dopo una lunga riunione, cominciata nel pomeriggio, il consiglio di amministrazione dell’Asi ha deciso di sospendere la gara d’appalto europea bandita per la gestione della depurazione delle aree industriali. Una soluzione questa che avrebbe messo fuori almeno trenta degli attuali 55 dipendenti di Asidep. Il presidente Pasquale Pisano ha comunque ottemperato all’impegno, assunto il 27 ottobre scorso in Prefettura. Ma la vertenza resta ancora pienamente incerta. Il ritiro della gara avverrà soltanto dopo che Irpiniambiente presenterà il suo piano di gestione. Resta, neanche tanto sullo sfondo, la compatibilità dei parametri finanziari. L’Asi non sembra disponibile, come confermano le sue numerose marce indietro di queste settimane, a destinare al servizio di depurazione più di un milione e 600 mila euro l’anno, la stessa cifra contenuta nel bando di gara. Per mantenere invece in organico le 55 unità di Asidep, servono invece 200 mila euro mensili, ai quali aggiungere i costi dell’energia da ristorare ad Irpiniambiente. La partita, dunque, è affatto chiusa. Il prossimo incontro in Prefettura tra tutte le parti, potrebbe riservare ulteriori sorprese.