C’è grande entusiasmo per la sfida di domani sera tra Avellino e Foggia. Il Partenio-Lombardi è ufficialmente sold out e la carica dei 7mila proverà a spingere e trascinare i lupi verso la prima vittoria del campionato. Se di fronte ci sono i satanelli, ancor meglio, per quanto sia sentito questo match. Infatti, assenti i tifosi foggiani per il divieto di trasferta. Ci sarà anche grande curiosità per i tifosi biancoverdi di vedere all’opera il primo Avellino di mister Pazienza. L’approccio, seppur verbale, con la piazza è stato positivo. Allenatore giovane che proverà a dare qualcosa di suo ad una squadra che in effetti ancora squadra non è.
Un solo allenamento a porte aperte prima di blindarsi all’interno del Partenio hanno dato modo di vedere i due moduli sui quali Pazienza sta lavorando. Il 3-5-2 e il 4-2-3-1. Uno dei due sarà lo schieramento dei lupi. La conferenza stampa pre gara magari darà qualche dritta in più a stampa e tifosi, ma anche sotto questo punto di vista bisognerà conoscere più a fondo il trainer di San Severo. In caso di difesa a 3 si tratterebbe di un modulo che da queste parti non si vede da un po’, dalla gestione Braglia con continuità, perché Rastelli ci ha provato in paio di occasioni dal suo ritorno in biancoverde salvo poi passare definitivamente alla difesa a quattro, seppur con scarsi risultati. In quel caso il trio sarebbe facilmente individuabile con Benedetti, Rigione e Cionek. Cancellotti e Tito guadagnerebbero qualche punto giocando da quinti, in mediana c’è tanta scelta.
Dall’Oglio, Armellino, D’Angelo, ma anche i play Palmiero e Pezzella, senza dimenticare Sannipoli. Occhio proprio a Marco Armellino che in fase di ricerca certezze potrebbe essere il baluardo della mediana dei lupi, seppur con non molta benzina nelle gambe. Davanti la coppia sarebbe ancora Patierno-Marconi. Diverso invece in caso di 4-2-3-1. In difesa Benedetti lascerebbe spazio a Rigione, davanti alla difesa i due potrebbero essere Armellino e Dall’Oglio con caratteristiche che si completano a vicenda. Nel trio dietro l’unica punta Varela, D’Amico e Sgarbi sarebbero i candidati. Dando uno sguardo però al recente passato di Pazienza verrebbe facile pensare al 352 come il modulo per rimettere ordine e cominciare a fare punti.
A Cerignola infatti è stato questo il sistema di gioco l’anno scorso che ha portato a grandi risultati. Insomma, alla vigilia di Avellino-Foggia il dubbio vero è proprio questo. L’unica certezza è che l’Avellino deve cominciare a fare punti.