Ad ascoltare il governatore solo sindaci ed amministratori riconducibili alla segreteria provinciale e al consigliere regionale Petracca. Non c’era il Presidente della Provincia, non c’era Antonio Gengaro, non c’erano i cosiddetti riferimenti dell’area Schlein. Uno scontro che si consumerà, con o senza De Luca, sulla composizione della lista per le regionali
De Luca ha ragione, almeno in teoria. Ma se una cosa è il partito e altra cosa sono le istituzioni, non si comprende perché, in Irpinia come nel resto della Campania, in questi ultimi due lustri la geografia interna al partito sui territori è sempre stata simmetrica alla geografia istituzionale, il partito è sempre stato nelle mani dei consiglieri regionali e degli amministratori che a quei consiglieri regionali facevano o fanno riferimento. E d’altro canto non è un caso se questa evidenza è emersa chiaramente anche nel corso di questa Festa dell’Unità, in particolar modo ieri, quando in città ha fatto tappa il governatore. In sala c’erano solo sindaci ed amministratori riconducibili alla segreteria provinciale e al Consigliere regionale Petracca mentre nessuno, né il Presidente della Provincia Buonopane, né i cosiddetti riferimenti della composita area Schlein, a partire da Antonio Gengaro, candidato del Pd ad Avellino solo quattro mesi fa, si sono fatti vivi. Un segnale chiaro di ciò che in realtà sta accadendo in vista delle regionali. Lo scontro non è solo quello tra il Nazareno e Palazzo Santa Lucia ma è anche, se non soprattutto, lo scontro tra chi oggi detiene il potere e chi lo vorrebbe, lo scontro tra i consiglieri regionali e i loro nemici interni. Uno scontro che si consumerà nelle urne, ancor prima sulla composizione delle liste, con o senza De Luca in campo. Su questo, innanzitutto su questo, i consiglieri uscenti chiederanno garanzie ad Elly Schlein in settimana, quando finalmente ci sarà la verifica che chiedono da tempo. Ottenute le dovute garanzie proveranno a spingere per una sintesi con il governatore, una sintesi che ad oggi appare futuribile e in assenza della quale non esiteranno a scegliere il partito. Con buona pace di De Luca.