La vittoria contro la Juve Stabia regala all’Avellino una giornata speciale venerdì 9 agosto. Il pass per la sfida con l’Udinese. Una bella vetrina per i lupi, con un appuntamento simile che mancava da un bel po’ di anni, dalla sfida allo Juventus Stadium quando i tifosi biancoverdi fecero innamorare l’Italia per la loro sciarpata e il tifo caldo e passionale. Ma non sarà una gara particolare solamente per i calciatori di mister Pazienza che avranno modo di misurarsi con avversari di massima serie, in uno stadio tra i più belli d’Italia e in un ambiente dove si respira calcio vero; anche per lo stesso tecnico dei lupi sarà una giornata particolare.
Infatti, Michele Pazienza ha compiuto il grande salto proprio grazie al club friulano, quando dal Foggia, in terza serie, fu acquistato dai bianconeri di Pierpaolo Marino nella stagione 2003/04. 26 partite in Serie A, 3 in coppa Italia, 1 presenza in coppa Uefa per il centrocampista pugliese, da lì l’exploit che gli ha consentito dopo due stagioni di vestire maglie ancora più importanti come Fiorentina, Napoli e Juventus, con allenatori come Spalletti, Mazzarri e Conte e compagni di squadra del calibro di Buffon, Del Piero, Cavani, Lavezzi. Insomma, campioni di grossa taglia.
Mister Pazienza, però, non è l’unico ex di questo incontro. Udine, siamo sicuri, trasmetterà emozioni speciali anche al direttore sportivo biancoverde Luigi Condò. Non tutti, infatti, sanno che il dirigente dei lupi ha vissuto una grande esperienza proprio con la maglia bianconera. Nell’estate del 1994 l’allora direttore sportivo dei friulani Adriano Trevisan ed il tecnico Efrem Dotti, durante un torneo internazionale svoltosi a Reggio Calabria, rimasero colpiti dalla prestazione del giovane Condò, di ruolo centrocampista, e decisero di portarlo con loro all’Udinese.
All’età di 13 anni, a 1280km di distanza dalla sua Taurianova, costretto a crescere e maturare più in fretta rispetto ai suoi amici di infanzia per la lontananza dai suoi cari, comincia così un’esperienza tanto formativa quanto indimenticabile con gli Allievi Nazionali bianconeri. Vi resterà due stagioni prima di andare a giocare altrove portando con sé ricordi e “segreti” di quell’avventura fantastica. Insomma, Udinese-Avellino sarà una sfida dalle mille emozioni, o forse qualcuna in più.