Nuova udienza stamattina in Corte d’Assise del processo Bembo. Ha deposto Cinzia Tino, la madre del giovane 21enne di Mercogliano ferito mortalmente all’alba del primo gennaio 2023 nel parcheggio di un bar di Torrette di Mercogliano. “Ho saputo ciò che era accaduto intorno alle 7:15, mi hanno detto di correre subito al Pronto Soccorso perché Roberto era stato accoltellato. Ho visto una barella piena di sangue. C’era una equipe di medici al lavoro e ci hanno detto che era stato ferito alla gola. Il medico era sconvolto dalla ferocia dell’accaduto. Una coltellata alla schiena aveva gravemente compromesso il polmone. Non l’abbiamo visto per due giorni ma, quando ho potuto vederlo, aveva il viso gonfio, con lesioni sotto lo zigomo. Mi hanno detto che gli stavano somministrando farmaci anticoagulanti. Aveva perso molto sangue. Sono trascorsi quindici giorni di agonia fino a quando i medici hanno dovuto staccare la spina”. Interrogata dal suo avvocato, Gerardo Santamaria, la donna ha aggiunto: “Dopo essere stati a ballare, si erano fermati a prendere qualcosa da mangiare. Ho sempre pensato a motivi futili che trasformano una festa in dramma”. Poi il controinterrogatorio degli avvocati Gaetano Aufiero e Stefano Vozzella, difensori degli imputati Niko lannuzzi e Luca e Daniele Sciarrillo: in particolare approfondita la questione del tirapugni. Cinzia Tino ha detto: “Non ricordo il nome del medico che me lo ha detto, ma faceva parte dell’equipe, risalire al suo nome dovrebbe essere piuttosto facile”. Gli amici di Roberto non hanno detto nulla relativamente a una aggressione subita dagli imputati. lo mi sono resa subito conto di avere a che fare con persone di venti anni. Le risposte io le volevo dal tribunale non certamente dai ragazzi. In questa storia c’abbiamo perso tutti. lo ho perso un figlio di vent’anni e la mia vita è cambiata. Il nostro ergastolo è iniziato il primo gennaio 2023″. Niko lannuzzi ha rilasciato una brevissima dichiarazione spontanea, in cui ha nuovamente chiesto scusa alla madre di Roberto Bembo e ai suoi familiari. La prossima udienza è stata fissata il 16 luglio.