Dopo i comizi con Schlein e Conte chiusura di campagna elettorale per Antonio Gengaro con evento di quartiere a Bellizzi e l’incontro di gruppo col sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, lungo il Corso
Il progetto è chiaramente politico. “Avellino è tornata in prima pagina non per i problemi giudiziari ma per l’elevato livello degli interlocutori”. Il progetto è anche fatto di civismo “perché con noi ci sono tutti coloro i quali guardano a Falcone Borsellino”. Antonio Gengaro rinsalda il perimetro politico dell’alleanza e prova ad allargare ancora nelle ultime ore di campagna elettorale.
La scelta è di non tenere un comizio tradizionale di chiusura. Ma appuntamenti diffusi sul territorio. Si parte da Bellizzi dove spiega: “Non ho livore ma passione politica” rispondendo a chi evidenzia aspetti del suo carattere. “Noi facciamo politica pulita” rilancia. “E guai a chi dei miei pensa di costringere qualcuno a votarci con ingiurie . Siamo democratici di nome e di fatto. I valori non si declamano ma si praticano. In questi giorni ad Avellino ho avuto l’onore di avere la grande politica nazionale a tutti i livelli”.
Poi un messaggio di auguri e pronta guarigione a Luigi Urciuoli nella frazione del consigliere fuori dai giochi per problemi di salute, ma la cui lista ha trovato convergenza in Gengaro – “Così come altri mondi di sinistra” sottolinea Gengaro – prima di rintuzzare la polemica a distanza con Rotondi: “Non ha mai fatto niente per Avellino. Lo mandammo in esilio con Maccanico. Ha fatto una splendida carriera. È stato ministro di questo paese. E non si vergogna ad appoggiare un’amministrazione finita sotto la lente della procura. Avrebbe dovuto portare qui il suo ministro della giustizia o dell’interno per sostenerli davvero”.
Un Avellino centrale nei processi della provincia, collegata all’alta velocità in Valle Ufita con tecnologie ad idrogeno verde, accelerazione per le tratte da Avellino per Benevento e Salerno, il rilancio del collegamento con Afragola. Dai programmi ai nomi dell’esecutivo, non li cita Gengaro ma ribadisce: “La mia giunta sarà quasi esclusivamente politica. L’hanno scelta gli elettori. Non abbiamo bisogno di stranieri, di promoter, di urbanisti di professione, di economisti che nessuno ha mai visto in città”.
Poi l’appello ai dubbiosi. “C’è un voto silente che circola nelle nostre famiglie. Che fa meno rumore. Non sarei stato in campo se non avessi pensato che la nostra gente è capace ancora di sognare, pensare, sperare. Sono in campo per servire Avellino con disciplina e onore . Per recuperare dignità e orgoglio. Per ricostruire un’immagine di Avellino migliore e, una volta eletto, non sarò uomo di parte ma sindaco di tutti i cittadini anche di coloro che non mi hanno votato. So che va ricostruito il tessuto connettivo. Ci sono cose non ancora emerse. Tanti in comune si sentono implicati. Dobbiamo fare in modo che tutti rendano al massimo”.
La vicinanza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nell’appuntamento serale per Gengaro: “Il sostegno delle forze che compongono il campo largo per Gengaro rappresenta un punto di forza per il destino di una città dalle grandi potenzialità come Avellino. Ho sempre creduto nella necessità di coinvolgere i partiti – a cominciare da Pd e Movimento Cinquestelle – ma anche il civismo nella elaborazione di un progetto politico che sappia risolvere i problemi dei cittadini, ma anche guardare oltre. Il modello sperimentato a Napoli sta dando i suoi frutti, occorre proseguire in tal senso e lavorare tutti insieme per lo sviluppo di Avellino. Ci si annulla rimanendo chiusi nel proprio recinto. Occorre costruire reti di occasioni per i nostri giovani. Lo faremo. Insieme”. Così il primo cittadino del capoluogo partenopeo.
Infine l’appello di Gengaro: “Il nostro popolo non andrà al mare. Alle persone indecise ricordo: la partita non è più tra schieramenti politici, bisogna scegliere il sindaco migliore per questa comunità. Noi crediamo di avere il candidato sindaco, la squadra e il programma migliore. Tanti daranno il voto a noi, agli altri dico: avete il dovere morale di dare un voto contro di loro”.