La vigilia di Vicenza-Avellino si respira in città ed in provincia. Non è un sabato qualunque, la mente va per forza di cose alla partita di domani sera. Il pareggio dell’andata ha lasciato l’amaro in bocca al popolo irpino che ha però acquisito la consapevolezza di poter fare bene e staccare il pass finale anche al Menti al cospetto di una delle favorite.
L’adrenalina sale, l’ansia pure, i pensieri fanno a spallate tra l’ottimismo e quel briciolo di negatività, che poi deriva anche dalla scaramanzia. Qualcuno teme il palazzo dopo l’arbitraggio di Zanotti e la designazione di Crezzini, qualcun altro pensa che l’Avellino sia più forte e vincerà.
Fischio d’inizio alle 21, 1200 cuori biancoverdi in un settore ospiti sold out quasi ancor prima dell’avvio della prevendita. 3 pullman, 50 minibus. Invasione, nei limiti del consentito, in una Vicenza che si prepara con il sold out del Menti. Lunghissime le file ai botteghini nella giornata di ieri, nessuno vuole perdersi quella che è definita una finale anticipata. Per quanto riguarda la formazione Pazienza non cambierà molto, probabilmente solo Cancellotti sarà la novità rispetto all’andata di rientro dalla squalifica.
Al posto di Cionek con Rigione e Frascatore. Patierno non è al top ma sarà della gara, con un fastidio al ginocchio che lo tormenta da qualche settimana. Stringerà i denti il bomber dei lupi pur di esserci. Sgarbi potrebbe ripartire quinto a destra, con Gori in attacco. Ballottaggio a centrocampo Palmiero-De Cristofaro col primo in vantaggio.
A completare la linea mediana Armellino, D’Ausilio e Liotti. Rifinitura in Veneto, poi sarà tempo di riposare e concentrarsi, la partita si avvicina. L’Avellino non può fallire l’appuntamento.