La semifinale di ritorno si avvicina, l’Avellino domenica sera affronterà al Menti il Vicenza per il secondo atto dopo aver dominato la formazione di Vecchi al Partenio-Lombardi. La miglior prestazione dell’anno si legge e si sente in giro, una prestazione che fa ben sperare i tifosi biancoverdi che piano piano smaltiscono la delusione per gli episodi contrari sia dal punto di vista realizzativo, sia per l’arbitraggio, in verità poco convincente.
Ma bisogna guardare avanti e davanti a c’è la gara che potrebbe portare i lupi in finale. Parte la prevendita ed è subito sold out dei 1200 biglietti a disposizione dei sostenitori irpini, con la fidelity card obbligatoria per i residenti in Campania. Il popolo biancoverde ha polverizzato i tagliandi e proverà a trascinare Armellino e compagni verso un traguardo importantissimo.
Dal punto di vista della formazione, Pazienza ha ancora due giorni per riflettere sull’undici da schierare. Il tecnico ha avuto ottime risposte dagli undici che sono scesi in campo martedì sera ma qualche accorgimento potrebbe comunque esserci. Il modulo dovrebbe essere confermato, si va avanti col 3-5-2. In difesa tornerà Cancellotti e la sensazione è che Cionek, diffidato, riposerà, anche perché l’ex Pescara, riposato dalla squalifica, potrà tenere botta maggiormente con il passo veloce di Delle Monache, se schierato nuovamente da Vecchi.
A centrocampo potrebbe ritornare De Cristofaro che ha rifiatato all’andata, con Armellino in cabina di regia, anche se la prova di Palmiero è stata più che sufficiente. D’Ausilio è tra i più in forma della squadra e sarà ancora al suo posto da mezz’ala. A destra potrebbero agire Ricciardi e Liotti con il cambio in attacco. Sgarbi al fianco di Patierno. Sgarbi, infatti, potrebbe rivelarsi letale in una eventuale gara di ripartenza dell’Avellino qualora il Vicenza provasse a fare la partita.
Il segreto dei lupi nelle tante vittorie in trasferta. Resta comunque in piedi la conferma di Sgarbi quinto con Gori al fianco di Patierno. L’arma dalla panchina sarà Raffaele Russo, capace di spaccare la partita quando gli avversari sono stanchi. Mancano 3 giorni, poi sarà tempo di far parlare il campo.