Presentazione ufficiale per la lista Progetto Avellino Futura, in campo con l’avvocato Vittorio Boccieri candidato a sindaco. Presente all’iniziativa anche l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra
Il candidato sindaco arriva in moto. “Ad Avellino la mobilità è intasata” scherza, ma non troppo, Vittorio Boccieri. L’incontro è nel centro di aggregazione di Piazza Napoli a Bellizzi. Una struttura voluta fortemente dall’ispiratore del gruppo, il consigliere comunale uscente Luigi Urciuoli, colto da malore nei giorni della definizione della compagine. “La buona notizia è che sono stato a trovarlo in ospedale. Risponde in modo ottimo alle terapie somministrate – fa sapere Boccieri aggiungendo – a breve lo rivedremo come un leone nell’arena avellinese”.
A benedire e supportare il progetto Avellino Futura c’è, con i candidati, l’ex presidente della Commissione parlamentare Antimafia (ex M5S) Nicola Morra. Del passato preferisce non parlare, la delusione deve trattenerla ma gliela si legge in volto. Parole forti le sue. Intanto per spiegare il perché ha lasciato anche l’insegnamento dopo l’esperienza parlamentare: “Mi vergogno di essere dipendente della pubblica amministrazione. Mi dispiace dirlo ma non sono più un’insegnate. Per quello che ho capito, saputo e scoperto, credo che non si possa e non si debba essere fieri di essere italiano. Oggi bisognerebbe dirlo a chi è morto credendo in certi valori. Si è scoperto che dietro certi paraventi ci sono interessi di parte indicibili di cui Sciacia aveva letterariamente già dato traccia in tanti suoi scritti. Ecco, insorge la coscienza che tende ad allontanarsi il più possibile da istituzioni corrotte”.
Sulle dinamiche politiche locali, Morra spiega la linea: “Non è il progetto di Boccieri ma è quello di un gruppo di persone che avevano affidato dapprima ad Urciuoli e poi anche a Vittorio la responsabilità di capeggiare questo moto di ribellione. Sono terre queste che conosco bene. Mio papà buonanima non è nato lontano da qui. So della verde Irpinia, terra di brigantaggio e non solo. C’è necessità di tornare a difendere la comunità e la nostra dignità. Ce la stanno svendendo e con prezzi da saldo – spiega Morra – credo sia necessario prendere coscienza delle crisi che stiamo vivendo, innanzitutto per i giovani e poi per le tante persone oneste che si sono spaccate la schiena per cercare di costruire un futuro migliore per i loro figli e i loro nipoti e adesso si trovano in una situazione ancora più grave rispetto a settanta o ottanta anni fa”. “I cittadini – chiosa – devono riconquistare lo Stato. Piuttosto che puntare al controllo delle istituzioni alte e distanti è il caso di puntare a quelle basse e vicine. Sono qui per guidare un’esperienza amministrativa. La casa della Città è il comune. Lì bisogna andare per fare trasparenza e fronteggiare le crisi occupazionali e sociali, con umiltà, con spalle larghe e studio, bisogna provare a stare dalla parte degli ultimi. Il Sud avrà un conto salatissimo da pagare e già lo sta pagando e già lo paga in termini di emorragia sociale”.
Su Bellizzi comune autonomo, il candidato sindaco ha voluto precisare e replicare con stoccata alle dichiarazioni di Antonio Gengaro candidato del Centrosinistra. Auspicando la partecipazione delle periferie alla gestione del comune Boccieri rilancia: “Bisogna muovere una piccola critica alle affermazioni fatte. Ho letto i documenti. Il dottore Urciuoli nel 2009 fece una proposta in consiglio comunale proprio per ottenere la Municipalità della frazione Bellizzi. Guarda caso, oggi chi la propone e aderisce a questa proposta la negò non votandola in Consiglio. Ne abbiamo discusso nel gruppo. Il termino può sembrare forte ma sembra quasi un po’ sciacallaggio politico. Questi erano i progetti e le idee di Urciuoli e di nessun altro. Il decentramento e Bellizzi comune è un’idea che appartiene solo a Luigi Urciuoli”.