Tragedia a Serino dove in un’abitazione alla frazione Ponte un agente di Polizia Penitenziaria si è tolto la vita. L’uomo, originario di Contrada, dal 2019 viveva a Serino con la sua famiglia, moglie e tre figli si è sparato un colpo con la sua pistola di ordinanza. Il 55enne era Assistente Capo Coordinatore, in servizio presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino.
(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO) UILPA
“Un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria con la qualifica di Assistente Capo Coordinatore, in servizio presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, cinquantacinquenne, si è tolto la vita in mattinata sparandosi con l’arma di ordinanza. È il terzo appartenente alla Polizia penitenziaria che si toglie la vita nel 2024. “Quello dei suicidi nelle forze dell’ordine e, particolarmente, nel Corpo di polizia penitenziaria, la cui incidenza è notevolmente superiore che nella restante popolazione, è un fenomeno che necessita di essere investigato compiutamente e affrontato concretamente. “Ci stringiamo costernati attorno al dolore della famiglia dell’Assistente Capo tragicamente scomparso; invochiamo nuovamente misure urgenti da parte del Governo” conclude Gennarino De Fazio Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO) SAPPE
Tragedia a Serino. Un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Ariano Irpino si è tolto la vita questa mattina nella sua abitazione. mentre era libero dal servizio. “E’ una notizia che sconvolge tutti noi. L’uomo, un Assistente capo coordinatore del Corpo di polizia penitenziaria sembra non avere lasciato e motivazioni del gesto estremo al momento e sono ovviamente in corso i doverosi accertamenti”, scrivono, appresa la notizia, Tiziana Guacci e Donato Capece rispettivamente segretario generale e segretario regionale del SAPPE. Il leader nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ricorda come quello dei poliziotti penitenziari suicidi è un dramma che va avanti da troppo tempo senza segnali concreti di attenzione da parte del Ministero della Giustizia, e, pur evidenziando che allo stato sono in corso accertamenti sulle ragioni del tragico gesto, rileva: “i poliziotti penitenziari sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbe bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria, conclude Capece. “Qui servono azioni concrete sui temi dello stress psico-fisico degli appartenenti al Corpo!”.
(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO) SINDACATO POLIZIA PENITENZIARIA
“Il tragico gesto dell’agente di polizia penitenziaria, di 55 anni, che si è tolto la vita a Serino
accresce la nostra attenzione e il nostro impegno sull’aumento esponenziale dei suicidi: 11 tra il
personale penitenziario negli ultimi due anni, 5 nel 2023, 4 nel 2022 e 2 in questo scorcio di
nuovo anno”. Così Aldo Di Giacomo segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria.
Una forte componente è connessa allo stress psico-fisico in moltissimi suicidi. E tra le molteplici cause, emerge proprio lo stress intenso cui le forze dell’ordine sono esposte quotidianamente, specie nelle carceri dove il personale solo nell’ultimo quadrimestre 2023 ha subito 514 aggressioni per un totale di oltre 1.800 in tutto l’anno. In Italia abbiamo delle grandi difficoltà, primo fra tutte non si indaga.