“Anche gli infermieri di Asl e Azienda ospedaliera Moscati di Avellino incroceranno le braccia, domani venerdì 17 novembre. Per loro il prezzo più alto da pagare a seguito del ricalcolo pensionistico preannunciato dal Governo Meloni, con perdite stimate sulle prossime pensioni di 6000€ lordi annui, una vera e propria rapina per quei lavoratori che hanno passato un’intera vita lavorativa in corsia, con qualcuno che quella stessa vita l’ha addirittura persa per combattere il Covid”. Si legge nella nota stampa del Nursind. “La manovra spingerà molti infermieri ad andare via subito con dimissioni precoci e spingerà ancor più i giovani ad allontanarsi da questa professione. Una manovra irresponsabile con la quale il governo otterrà solo un disastro senza precedenti che metterà a rischio la già zoppicante tenuta del Servizio Sanitario Nazionale. Una manovra che va nella direzione diametralmente opposta a quella che ci si aspetterebbe, segno di un governo cieco di fronte alle reali necessità di un settore già depresso e il cui orizzonte si fa sempre più scuro. Pertanto riteniamo non solo legittime ma necessarie queste proteste e non escludiamo di reiterarle se il Governo non prenderà atto della gravità delle scelte che sta mettendo in atto”.